Oranti, provenienti da Tell Asmar |
La statuaria mesopotamica del periodo protodinastico segue canoni artistici geometrici che porta all'uso delle forma cilindrica. Questa elimina spigolosità e traumi di linee, promuovendo invece un'immagine sinuosa e rotonda, nonostante il lieve rigonfiamento in corrispondenza dei pettorali.
La statuaria riproduce quasi sempre fedeli in atteggiamento di devozione al dio, come si nota da un gruppo di oranti in pietra provenienti dal tempio Quadrato di Tell Asmar, antica Eshnunna (tre esemplari sono stati, forse in modo errato, riconosciuti nella massima triade divina di Mesopotamia, cioè in Abu, la paredra e il figlio). Le statue mostrano un forte schematismo che le allontana da ogni prospettiva naturalistica; l'obiettivo della statuaria è la creazione di un canale privilegiato per comunicare con il dio.
La centralità delle braccia, rese secondo la classica postura del fedele, e la grandezza sproporzionata degli occhi hanno un forte significato di ricerca di un intimo dialogo con la divinità. La descrizione, il realismo e la visione naturalistica sono aspetti secondari.
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