La placca votiva è una delle produzioni artistiche più diffuse di questo periodo: insieme alla stele celebrativa, queste lastre di pietra di circa 20-30 cm permettono di conoscere gli aspetti essenziali del patrimonio iconografico mesopotamico. Il tema trattato è generalmente quello del banchetto a seguito di qualche cerimonia rituale religiosa ovvero dopo interventi edilizi presso qualche fabbrica sacra.
Questa tipologia artistica doveva essere affissa con un chiodo alle pareti dei templi; le placche, sui erano spesso indicate specifiche cerimonie, dovevano proteggere il tempio dalle forze del male. La divisione in due o tre registri è un pratico espediente per dare una sequenza logica agli eventi.
Un esempio è la placca di Ur- Nanshe, sovrano della I dinastia di Lagash, che mostra soluzioni stilistiche abbastanza omogenee organizzate su due registri principali.
Placca di Ur-Nanshe |
Nel registro superiore, Ur-Nanshe è rappresentato mentre sorregge una grande cesta, secondo la postura classica di chi è nell'atto di costruire; davanti a lui, rigorosamente in ordine gerarchico, suo figlio ed erede designato Akurgal e alti funzionari. Le dimensioni del sovrano e del principe risultano maggiori per aiutare a decodificare le figure in modo da identificare i personaggi più importanti. L'uso del kaunakes, sorta di gonnellino, portato da Ur-Nanshe e Akurgal, sembra connesso esclusivamente alla regalità.
Nel registro inferiore, il sovrano è nuovamente rappresentato seduto mentre banchetta, con bicchiere nella mano destra, per festeggiare l'avvenuta impresa edilizia; davanti a lui il principe ereditario tende il braccio destro verso il sovrano. La postura delle figure secondarie che seguono il principe Akurgal è quella tipica del fedele con mani giunte sul ventre secondo una tradizione figurativa ampiamente conosciuta anche nella statuaria dell'epoca.
Ancora più significativa è la Stele degli Avvoltoi, realizzata verso la metà del III millennio a.C.
Ancora più significativa è la Stele degli Avvoltoi, realizzata verso la metà del III millennio a.C.
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