La ziqqurat è l'edificio più significativo dell'antico Vicino Oriente. Come per le piramidi egizie, anche la ziqqurat ha quattro lati e si eleva verso il regno degli dei. Però, a differenza delle piramidi, l'esterno non è liscio ma a più livelli. Questo serviva a facilitare il lavoro che avveniva nella struttura così come le funzioni amministrative e i rituali religiosi essenziali nelle città di quel tempo. Le ziqqurat sono state ritrovate sparse nelle zone che oggi sono l'Iraq e l'Iran, e sono la testimonianza del potere e delle abilità della cultura che le ha edificate.
Una
delle meglio conservate, è la grande ziqqurat di Ur. Piccoli scavi
sono stati fatti nel sito intorno all'inizio del XX secolo, e negli
anni Venti, Sir Leonard Woolley, con un progetto congiunto tra
l'Università della Pennsylvania e il British Museum, ha rivelato il
monumento nella sua interezza. Quello che Wolley ha trovato è una
struttura rettangolare, orientata verso nord, costruita su tre
livelli di terrazze, per una altezza complessiva tra i 20 e i 30
metri.
Tre scalinate monumentali conducevano a un ingresso sulla
prima terrazza. Poi, una singola scalinata saliva alla seconda
terrazza che prevedeva un tempio e la terrazza finale, la più alta.
L'effetto
verticale e l'armonia dell'insieme è dato, oltre che dalla forma
a torre scalata,
dai muri inclinati e dalle scalinate che si congiungono obliquamente
sotto una torre di guardia, in origine coperta a cupola.
Inoltre gli architetti hanno dovuto praticare una correzione
ottica
incurvando leggermente verso l'esterno le pareti, per evitare che
sembrassero piegate verso l'interno.
Ziqqurat di Ur (ricostruzione) |
La
parte interna della ziqqurat era costruita in mattoni crudi di fango
coperti con mattoni cotti posati con del bitume, un catrame naturale.
La parte inferiore dell'edificio, quello che sostiene la prima
terrazza, sembra sia stata costruita con 720 000 mattoni cotti. Le
risorse necessarie per costruire la ziqquart sono impressionanti.
La
ziqqurat di Ur e il tempio sulla sulla sommità sono stati costruiti
intorno al 2100 A.C. dal re Ur-Nammu, terzo della dinastia di Ur, in
onore del dio della luna Nanna, patrono della città-stato. La struttura avrebbe
dovuto essere il punto più alto della città, visibile da molto
lontano, punto di riferimento per i viaggiatori e i fedeli. È
probabile che fosse il luogo dove gli abitanti portavano le eccedenze alimentari e dove ricevevano la loro razione di cibo.
Nell'antichità si visitava la ziqqurat per trovare nutrimento fisico
e spirituale.
È chiaro che la parte più importante fosse il tempio di Nanna. Ma questo, sfortunatamente, non è giunto fino a noi.
È chiaro che la parte più importante fosse il tempio di Nanna. Ma questo, sfortunatamente, non è giunto fino a noi.
Alcuni
mattoni smaltati di blu sono stati trovati nel sito e gli archeologi
sospettano che facessero parte della decorazione del tempio. La
parte inferiore della ziqqurat, che è sopravvissuta, include
splendidi dettagli di ingegneria e design. Per esempio, affinché lo
strato di mattoni crudi rimanesse, a seconda della stagione, più o
meno umido, gli architetti hanno progettato dei fori attraverso lo
strato esterno di mattoni cotti per permettere all'acqua di
evaporare. Inoltre sono stati costruiti scoli nelle terrazze per far
defluire l'acqua piovana invernale.
La
ziqqurat di Ur è stata restaurata due volte. Il primo restauro risale all'antichità. L'ultimo re neo-babilonese, Nabodinus, a
quanto pare ha sostituito le ultime due terrazze nel VI secolo a.C..
2400 anni dopo, alla fine degli anni Ottanta, Saddam Huddein ha
restaurato la facciata della massiccia fondazione, comprese le tre
scale che portano al cancello del primo livello. Da quest'ultimo
restauro, la ziqqurat ha subito qualche danno. Durante la guerra
recente condotta dagli americani e dalle forze della
coalizione,Saddam Huddein ha parcheggiato i suoi caccia da guerra accanto
alla ziqqurat, credendo che i bombardieri li avrebbero risparmiati
per paura di distruggere il monumento. Le ipotesi di Hussein si sono
dimostrate vere solo in parte, in quanto la ziqqurat ha subito danni
proprio in seguito ad alcuni bombardamenti.
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