martedì 29 novembre 2016

GLI ASSIRI: Assurnasirpal II

L'impegno militare di Assurnasirpal II permette di gettare le basi di una più ampia organizzazione imperiale che ha il proprio nucleo politico e amministrativo all'interno  del cosiddetto triangolo d'Assiria. Con Assurnasirpal II la capitale viene spostata a Kalkhu, piccola città medioassira che verrà ristrutturata, ampliata e decorata fino a diventare una delle più splendide capitali del regno.
Il programma figurativo di Assurasirpal II si integra a una lunga serie di epiteti (potente, energico, importante, lodevole, possente, splendente) che il sovrano usa in modo meno generico di quanto si facesse in passato, esaltando, una volta di più, qualità morali e fisiche indispensabili per la buona riuscita delle azioni militari. Il re assiro compare in prima persona, è il protagonista assoluto delle dispute militari, come arciere alla base di una fortezza assediata, alla testa dell'esercito negli assedi di città fortificate, mentre conduce i propri uomini in battaglie campali, con le truppe mentre attraversa l'Eufrate o riceve i tributi delle città sottomesse; la lettura complessiva dell'impianto figurativo non solo presenta il sovrano bene inserito tra i soldati  del suo esercito, ma genera un nuovo modello eroico in cui il re diventa il guerriero imbattibile che sconfigge avversari e distrugge rocche inespugnabili.
Questa tradizione epica della figura del sovrano esalta l'immagine della regalità che diventa il fulcro di tutte le imprese vittoriose dell'esercito, ne mette in luce l'eroicità attraverso la sistematicità  e la ripetitività degli eventi che, rappresentanti lungo le pareti della sala del trono B del palazzo Nord-Ovest di Nimrud, dovevano rappresentare un efficace veicolo di propaganda.

venerdì 25 novembre 2016

GLI ASSIRI - PERIODO NEOASSIRO: la statuaria

Assurnasirpal II
La statuaria neoassira, di valore votivo e posta all'interno dei santuari, è conoscita da una serie di rappresentazioni regali che sembrano seguire il medesimo canone; il sovrano è rappresentato in piedi mentre impugna con la mano sinistra lo scettro che ne identifica il rango e con la destra il lungo e ricurvo pastorale. Il re è privo di tiara e indossa una lunga veste da cerimonia sfrangiata su cui è riportata un'iscrizione.
Le scarse testimonianze sono sufficienti per identificare forti differenze stilistiche e di tratto nelle successive esperienze d'intaglio delle note a Khorsabad e Ninive. Le finiture, il modellato, le forme e la plasticità di cinque coppie di statue che sorreggono acque zampillanti rinvenute a Khorsabad mostrano l'alto livello raggiunto dalle maestranze durante il regno di Sargon e sembrano allontanarsi dal volume chiuso e piatto tipico dello stile statuario durante il regno di Assurnasirpal II e Salmanassar III.

Anche la testa non finita di Ninive sembra abbastanza affine allo stile di Khorsabad piuttosto che allo schematismo della statuaria regale precedente. 

venerdì 18 novembre 2016

PERIODO NEOASSIRO: l'architettura

Piantina palazzo Nord-Ovest
L'architettura assira è perlopiù conosciuta grazie alle grandi capitali del regno (Kalkhu, Khorsabad e Ninive). Nonostante ci siano differenze, l'architettura neoassira mostra una certa omogeneità nella realizzazione che prevedeva edifici palaziali organizzati intorno a due corti principali (babanu bitanu) unite da un vano cerniera costituito dalla sala del trono. 
La struttura e le innovazioni architettoniche imposte da Assurnasirpal II nel palazzo Nord-Ovest di Nimrud sono alla base delle evoluzioni successive delle fabbriche palaziali neoassire, in cui la maggiore e più rivoluzionaria riforma artistico-architettonica risiede nella decorazione figurativa su lastre verticali con soggetti mitico-simbolici e tematiche belliche e venatorie. 
Il palazzo Nord-Ovest di Assurnasirpal II, costituito da otto aree parallale, doveva estendersi in direzione sud-nord per almeno 230 metri e organizzarsi intorno a corti che definivano i diversi quartieri. Le corti meridionali, appena ricostruibili per l'erosione della collina, solo recentemente  hanno restituito ipogei di almeno tre principesse reali. 

L'Ekal Masharti (detto anche forte Salmanassar), monumentale complesso palaziale, misurava 350x250
Veduta aerea dell'Ekal Masharti
metri e si sviluppava su grandi corti interne affiancate a corti minori esterne erette sul lato orientale. La sala del trono di 9,8x42.1 metri aveva, come nel palazzo Nord-Ovest, tre ingressi monumentali che di aprivano su una corte; al suo interno è stato rinvenuto il trono del sovrano dalla base riccamente decorata. Sul lato orientale, l'innovazione architettonica più originale è la presenza di un corpo di fabbrica posteriore alla sala del trono. Questa probabilmente era l'area residenziale del sovrano e si componeva di un quartiere suddiviso in ambienti paralleli usati come sale per le udienze, magazzini e bagni. Il palazzo potrebbe essere stato usato anche per radunare i soldati prima della annuali spedizioni militari.
Sono evidenti le tracce del passaggio di ruote presso la porta nord e i numerosi ferri di cavallo trovati in molti vani. 

Palazzo reale di Sargon II
Il palazzo Reale costruito a Khorsabad da Sargon II misurava 290 metri di lato e aveva portali monumentali decorati con colossali tori alati. Le iscrizioni dettagliate commemorative  parlano di un palazzo fatto di avorio, acero, bosso, gelso, cedro, cipresso, tiglio e pistacchio. I grandi tronchi di cedro erano usati per le coperture, le lamine di bronzo ricoprivano i battenti delle porte e le grandi lastre in calcare decoravano le mura interne. Il palazzo si organizzava su tre corti interne e due esterne. Dalla prima corte, decorata con lesene, si accedeva a tre distinte zone del complesso: l'area sacra con i templi, il quartiere amministrativo e di immagazzinamento e la zona palatina riservata al sovrano con la residenza del re e le sale di rappresentanza. 
La sala del trono era lunga 37 metri e larga 11 metri. 
Il palazzo si libera delle simmetrie e dei criteri di corrispondenza dei vani per diventare uno straordinario laboratorio di espressione architettonica. Viene rivoluzionato il modo di concepire gli spazi, più ampi e aperti.

Palazzo Sud-Ovest in Ninive

Il palazzo Sud-Ovest di Ninive misurava 503x242 metri. Costruito da Sennacherib, che lo chiama "palazzo inimitabile", è conosciuto solo per una piccola porzione. La sala del trono si ergeva tra due aree definite da corti modulate con torri o contrafforti. Sul lato occidentale c'erano due corti interne con sale monumentali sulle ali. Il settore sud-occidentale a vani paralleli mostra similitudini con l'Ekal Mashari e il palazzo reale di Sargon II mentre è originale  l'uso ripetitivo delle simmetrie planimetriche  e degli ingressi assiali che abbattono la prospettiva a favore di spazi più ampi. Le barriere architettoniche sono assenti e lo spazio risulta più dilatato.

venerdì 11 novembre 2016

GLI ASSIRI - PERIODO NEOASSIRO (911-615 a.C.)

Con Tukulti-Ninurta II l'Assiria, aiutata da un forte sviluppo demografico, dà inizio a un nuovo periodo che pone fine ad anni di grave crisi economica e politica. L'accorto governo dei sovrani successivi getta le basi di una nuova formazione imperiale che, verso la fine del VII secolo, arriverà a dominare fino in Egitto. Tutti si impegnano in faticose e ripetute campagne militari in Occidente per estendere un dominio che arriverà fino al mar Superiore (mar Mediterraneo) e terrà sotto controllo il fronte settentrionale, da sempre minacciato dalle popolazioni urartee.
Il regno viene riorganizzato e diviso in province per operare un controllo più diretto sulle zone assoggettate. Si consolida la struttura politica e amministrativa di gestione e controllo dei territori occidentali. Con il VII secolo il potere dell'Assiria è ormai universalmente riconosciuto: Sennacherib, Esarhaddon e Assurbanipal, dopo alterne vicende, conquistano l'Egitto, debellano l'Elam, domano Babilonia e rendono inoffensivo il regno di Urartu.
La vastità e la grandezza dell'impero assiro non conoscono eguali, il suo dominio si estende dal mar Mediterraneo al golfo Persico, dall'Egitto alle prima alture degli Zagros, fino all'Anatolia. L'ascesa di nuovi popoli, tra cui i Medi, abili nello sfruttare i vuoti politici determinati dal crollo del regno elamita, creano tuttavia i presupposti per un radicale e rapido collasso del sistema assiro. Sotto i colpi dell'azione congiunta di Medi e Babilonesi, prima Assur e poi Ninive si arrendono agli assedi di Ciassare II e Nabopolossar.

Impero neo-assirio

martedì 8 novembre 2016

GLI ASSIRI - PERIODO MEDIOASSIRO: il rilievo e la glittica

Per quanto riguarda il rilievo, l'arte medioassira sembra orientata verso la narrazione figurativa che sfrutta veridicità  e drammaticità espressive per descrivere il movimento e la forza della rappresentazione. Per la prima volta si nota un certo gusto narrativo che privilegia in alcuni casi il dinamismo e la rappresentazione degli eventi, in altri la drammaticità degli episodi bellici.
Obelisco spezzato di Assurbelkala
Questa predisposizione verso il rilievo narrativo è ampiamente documentata nell'obelisco spezzato di Assurbelkala rinvenuto a Ninive. Molto più difficile è invece valutare l'impatto dell'arte mitannica sul rilievo medioassiro. A questo proposito, possibili confronti possono essere cercati nell'arte glittica di Mitanni ma i reperti a disposizioni sono troppo scarsi per una ricerca approfondita.

Nella glittica, emergono delle novità a partire dal XIV secolo, quando le botteghe di Assur cominciano a proporre nuovi stili formali, vigorosi, eleganti, privi di condizionamenti e con un certo gusto naturalista. Dopo una prima fase di chiara influenza mitannica, le sperimentazioni successive sono autonome e portano a un sempre maggior spazio libero metopale, forte plasticità delle figure e una drastica riduzione delle immagini nel campo scenico del sigillo. 

Base cultuale di Tukulti-Ninurta
Questa base proviene dal tempio di Ishtar ad Assur e risale al XIII secolo a.C.
Base cultuale di Tukulti-Ninurta
Mostra caratteri formali, stilistici e di espressione propagandistica che avranno più ampia diffusione nell'arte assira del I millennio. L'impianto figurativo si sviluppa principalmente intorno all'immagine del sovrano rappresentato in due momenti diversi, mentre si avvicina e mentre si inchina davanti alla base cultuale secondo una precisa scansione del tempo, che nasce dall'esigenza di rendere chiara e dinamica la successione degli eventi. L'iscrizione alla base del podio è una dedica a Nusku, dio del fuoco e della luce, figlio e ministro del sommo Enlil.
Davanti al sovrano è una base cultuale che, sebbene senza rosette, ha la stessa struttura e morfologia di quella reale su cui è post il rilievo. Sulla base si ergono uno stilo e una tavoletta, simboli del dio babilonese Nabu.

venerdì 4 novembre 2016

GLI ASSIRI - PERIODO MEDIOASSIRO: l'architettura

Viene presto avviato un intenso programma di restauro e ricostruzione che culminerà con il sorgere di una nuova capitale sulla sponda opposta del Tigri, di fronte alla città di Assur. 
Molto noto è il tempio del dio Assur:
  • corte centrale quadrata
  • cella latitudinale con podio e nicchia
  • ziqqurat appoggiata al complesso templare (lato di 30 metri)
Sono tutti aspetti già conosciuti grazie al tempio paleoassiro di Qattara fatto erigere da Shamshi-Adad I e ci dimostrano la presenza di un modello architettonico usato dalle fabbriche sacre di Larsa e Ur.  Il richiamo alla tradizione architettonica, nata in Mesopotamia centro-meridionale e poi diffusa in tutta Babilonia da circa cinque secoli, rappresenta l'ultimo chiaro riferimento a modelli meridionali mai più usati e conosciuti in seguito. 
Pianta di Assur

Sotto il governo di Tukulti-Ninurta I si avvia un grande intervento di restauro e ricostruzione del tempio doppio di Sin e Shamash. L'edificio rispetta canoni ben definiti nel patrimonio architettonico conosciuto in Alta Mesopotamia, presentando i primi elementi del successivo periodo neoassiro. In particolare, la cella longitudinale e la presenza di un'antecella larga sono le principali caratteristiche dell'edilizia sacra assira che, solo in questo complesso, presentava anche un articolato complesso di corpi aggettanti verso l'ingresso principale. Dell'architettura palaziale medioassira è conosciuto poco. Si può ipotizzare però la presenza di una grande corte esterna (babanu) e di una interna (bitanu) con una sala del trono intermedia a ingresso trasverale.

martedì 1 novembre 2016

GLI ASSIRI: il periodo medioassiro (1360 - 1050 a.C.)

L'ascesa del nuovo regno medioassiro è legata alla figura di Assuruballit I. Il sovrano di Assiria riesce a ridimensionare i regni circostanti. Con l'ascesa al trono di Tukulti-Ninurta I, sovrano dalla forte personalità e fondatore di una nuova capitale, il dominio medioassiro si estende  anche in Anatolia orientale e soprattutto in Mesopotamia meridionale, con la conquista e il saccheggio di Babilonia.
Il nuovo sovrano assume i titoli di "re di Karduniash, re di Sumer e di Akkad, re di Sippar e Babilonia, re di Dilmun e Melukhkha", con un domino incontrastato sulla Mesopotamia meridionale e sulle coste del golfo Persico. 
I successori di Tukulti-Ninurta I, ucciso durante una congiura a palazzo, riescono con fatica a salvaguardare l'autonomia politica dell'Assiria contro l'ascesa babilonese di Nabucodonosor. Solo con Tiglath-Pileser I l'Assiria riesce di nuovo ad estendere il proprio dominio prima a nord e poi in Anatolia. Nuove campagne, presso il corso del fiume Eufrate, raggiungono e sottomettono città fenicie come Biblo e Sidone. Da ultima è Babilonia, colpevole di essere penetrata nel cuore dell'Assiria durante le campagne assire in occidente, a subire un duro intervento: il palazzo reale viene dato alle fiamme.