martedì 27 dicembre 2016

GLI ASSIRI: Assurbanipal

Assurbanipal, il Sardanapalo dei greci, è un sovrano dalla personalità eclettica, di letterato, molto distante dall'idea di regalità espresso da Assurnasirpal II prima e da Sargon II poi. Con Assurbanipal cambiano i programmi figurativi dei nuovi complessi scultorei conosciuti presso i palazzi di Ninive. La celebrazione della sua personalità non passa tramite l'esaltazione delle gesta di guerra o la magnificazione dell'apparato amministrativo e burocratico che controlla il regno; il re si fa vanto di essere un esperto scriba, in grado di interpretare testi sumerici e akkadici, di essere un buon matematico e astronomo. 
La creazione di una biblioteca nel palazzo di Ninive esprime appieno l'intellualismo di questo sovrano. Le campagne militari da lui decise sono ora rappresentate in un insieme caotico di eventi dove il re non è più parte integrante della lotta, ma diventa spettatore distaccato di battaglie il cui destino è già segnato, lo stratega, l'artefice di vittorie festeggiate in ambienti bucolici ma crudamente ricordate dalla testa tagliata del nemico vinto.
Assurbanipal è l'ultimo sovrano neoassiro capace di organizzare e tenere unito il regno prima dell'ascesa di nuove autonomie politiche , di origine orientale; infatti, sebbene il re sappia porre rimedio alle continue rivolte di Babilonia e riesca a penetrare fino in territorio elamita saccheggiando e distruggendo una delle sue capitali (Susa), nuove genti del nord-est (cimmeri, sciti, mannei e medi) determinarono nuovi rapporti di forza che, con la rinascita di Babilonia, aggraveranno la crisi assira.

sabato 24 dicembre 2016

GLI ASSIRI - PERIODO NEOASSIRO: la pittura

Tracce di tecniche pittoriche in epoca neoassira sono presenti negli edifici palatini e di culto; le tecniche usate sono:
  • la pittura a secco
  • la pittura invetriata su lastre in argilla 
  • mattoni dipinti invetriati, spesso anche a rilievo su una sola faccia
Le pitture su parete meglio conservate provengono dal palazzo siriano di Til Barsip: le pitture subirono diversi rifacimenti e restauri, ma appare probabile che la maggior parte di esse fu eseguita dal turtanu (governatore) Shamshi-Ilu. Questo ciclo pittorico doveva aver avuto un importante sviluppo nelle successive realizzazioni di Khorsabad dove, nel palazzo Reale e nella residenza K, sono state rinvenute tracce di pitture, in alcuni casi straordinariamente conservate.
Una pittura, in particolare, in rosso, blu e nero, raffigurava Sargon II, suo figlio Sennacherib e il dio Assur inseriti in un fregio dal profilo centinato secondo forme ispirate alle stele in pietra erette dai sovrani neoassiri. Assur, con tiara tronco-conica a plurime corone, è rappresentato mentre riceve, su una terrazza templare, Sargon II (che porta con sé gli emblemi  regali, mazza e tiara neoassira, e alza il braccio destro con pugno chiuso e indice alzato) e Sennacherib, principe ereditario, con in mano i simboli di equità e giustizia generalmente associati al dio solare Shamash. L'impianto scenico centrale è circondato da tre fregi divisi in bande di decorazioni geometriche  che contenevano geni alati speculari ai lati di rosette e cavalli che fiancheggiavano decorazioni a stella.
Tutto il ciclo pittorico di Sargon II sembra seguire i dettami imposti dal sovrano nella realizzazione della decorazione scultorea dei rilievi del palazzo Reale; l'intera rappresentazione esprime solennità e serenità , secondo uno stile privo di enfasi che vuole trasmettere un nuovo ideale universale nella concezione imperiale. 

Gli stessi elementi si ritrovano nel II ciclo pittorico di Til Barsip, generalmente attribuito alle botteghe di Assurbanipal, dove si realizzano copie dei rilievi di caccia della sala C del palazzo Nord di Ninive. E' possibile che il programma figurativo propagandistico dei sovrani di Assiria includesse un capillare e attento sforzo sui cicli pittorici e probabilmente sugli arazzi  che dovevano rappresentare non solo un elemento decorativo interno alla fabbrica palaziale ma anche un veicolo di trasmissione iconografica e ideologica delle virtù del sovrano.

martedì 20 dicembre 2016

GLI ASSIRI - PERIODO NEOASSIRO: alcuni esempi di rilievo

RILIEVO DI ASSURNASIRPAL II
I rilievi del palazzo Nord-Ovest mostrano un grande senso ritmico delle rappresentazioni e degli eventi, un modello massivo delle immagini rappresentato, un esasperato grafismo dei tratti anatomici delle figure, un piatto rilievo che permea ogni immagine, un'esplosiva energia conferita dall'elevato numero di figure, dal mancato utilizzo della simmetria, dal caotico incedere dell'esercito assiro.


L'immagine del re nella sala del trono B di Kakhu è onnipresente: il sovrano si mimetizza alla proprie milizie, compie le stesse azioni dei proprio soldati, e la sua identificazione non è dunque immediata. La narrazione storica porta a una mancata attenzione sugli aspetti naturalistici dove spesso le esigenze compositive del racconto condizionano i rapporti dimensionali tra figure tanto da rendere la rappresentazione spesso incoerente sul piano ottimo. Il progetto decorativo delle sale del complesso palaziale voluto da Assurnasirpal II a Nimrud rappresenta il primo grande ciclo di rilievi di carattere epico-narrativo dell'arte neoassira. La decorazione parietale celebra la figura eroica del re sfruttando ininterrotti registri narrativi. Le iscrizioni reali di Assurnasirpal II ricordano l'assedio della città fortificata di Udu. Anche il principe ereditario partecipa all'assedio della città.

RILIEVO DI SARGON II
In questi nuovi canoni di stile e forma la figura umana viene maggiormente valorizzata secondo una nuova ricerca naturalistica che privilegia la staticità rispetto al dinamismo. 
Il modello si fa più accentuato, i volti delle figure sono rappresentati con guance carnose, sopracciglia al altorilievo, curve sinuose , soprattutto quelle delle spalle. I rilievi scultorei conosciuti a Khorsabad introducono novità, soprattutto nel modo di pensare e presentare il sovrano. La staticità e la ieraticità di alcune rappresentazioni conferiscono un'atmosfera rilassata, di calma e pacato controllo. Il programma figurativo di Khorsabad esprime sicurezza per una sovranità che non sente più il bisogno di mostrare l'ininterrotto succedersi di trionfi militari, ma i vantaggi di un impero universale che reca benefici a tutti coloro che ne fanno parte. Sargon II è rappresentato con il copricapo tronco-conico, l'asta e la mazza della regalità. Rispetto al rilievo delle officine reali di Assurnasirpal II, l'ampiezza delle spalle è ridotta e la visione quasi a tre quarti mitiga lo sviluppo orizzontale  della figura; in altri casi la rappresentazione è esclusivamente resa di profilo, privilegiando lo sviluppo verticale dei personaggi.
Il vestito è molto più lungo rispetto ai periodi precedenti: i bordi del mantello sono schematici e scarni, mentre la parte inferiore della veste è pressoché priva di decorazioni, più discreta, austera e solenne. Le figure sono ora meno "pesanti", leggermente più slanciate, inserite in uno spazio non più caotico e riduttivo dell'immagine del sovrano. Il principe ereditario Sennacherib è fermo davanti la figura di Sargon, privo del copricapo reale, ma con una lunga veste decorata da linee incise verticali.

RILIEVO DI ASSURBANIPAL 
L'intera lastra rappresenta la battaglia sull'Ulai vinta da Assurbanipal. Le figure, al contrario di quanto conosciuto nel classicismo sargonide o nel miniaturismo plastico di Sennacherib, rifiutano schemi fissi, strutture compositive rigide e ripetitive; i soldati interferiscono nella rappresentazione, comunicano, interagiscono fisicamente, mostrano posture sempre diverse.
Con Assubanipal il rilievo torna a essere piatto e la composizione, anche se affollatissima e ricca di dettagli, diventa più leggera e di facile lettura. La divisione in registri è subordinata all'evento narrativo e alle esigenze della rappresentazione. Le iscrizioni ricordano la vittoria di Assurbanipal contro gli elamiti lungo il fiume Ulai, nella battaglia di Til Tuba. 
L'esercito assiro, riconoscibile dai soldati con copricapo a punta, attacca le milizie elamite rappresentate con una larga fascia sul capo che termina con un nodo sulla nuca. Alle scene di assedio e battaglie campali di Nimrud e Khorsabad si sostituisce ora un forte realismo che si anima in rappresentazioni molteplici e diversificate dove ogni singolo confronto, che determina una visione corale, raffigura la spietata carneficina che si svolge nel luogo della battaglia. I nemici sono massacrati e mutilati con asce e picche, i corpi senza vita rantolano nella palude, i cavalli giacciono agonizzanti tra i resti dei carri da guerra.

sabato 3 dicembre 2016

GLI ASSIRI - PERIODO NEOASSIRO: il rilievo

I rilievi parietali dei grandi complessi palaziali d'Assiria erano decorati con le imprese di guerre dei sovrani; questa tipologia artistica, che condizionò anche babilonesi e persiani, rappresenta una straordinaria testimonianza di quali fossero i mezzi di propaganda e diffusione delle imprese del sovrano. L'arte del rilievo storico narrativo sembra essere stata ereditata dal periodo medioassiro, come permette di ipotizzare l'altare di Tukulti-Ninurta I che, per la prima volta, mostra grande attenzione alle gesta di guerra del sovrano. Si riconosce una certa continuità ideologia e artistica nell'Obelisco bianco di Ninive, forse eretto da Assurnasirpal II nei suoi primi anni di regno, in cui si celebrano, usando la divisione in registri, alcuni episodi di guerra. 
La realizzazione su scala monumentale del progetto figurativo noto come Obelisco bianco e, solo in parte, ricostruito nell'Obelisco di Rassam, avviene lungo le pareti dei palazzi di Assiria:
Il palazzo Nord-Ovest di Assurnasirpal II, il palazzo Centrale di Tiglath-Pileser III a Kalkhu, il palazzo Reale di Sargon II e Khorsabad, il palazzo Nord di Sennacherib e il palazzo Sud-Ovest di Assurbanipal (entrambi a Ninive) accolgono i più monumentali cicli narrativi scultorei della storia dell'arte del Vicino Oriente antico.
Assurnasirpal II caccia un leone (Palazzo Nord-Ovest)
 Le lastre verticali del palazzo Centrale di Kalkhu sono quasi prive di rilievo che appare molto schiacciato; le rappresentazioni sono prive di dinamismo e di vivacità espressiva. 
Il complesso della decorazione scultorea del palazzo di Khorsabad voluto da Sargon II permette, invece, di riconoscere nuovi temi e composizioni che esprimono un modello diverso di regalità.
Le decorazioni parietali rappresentano scene di cortei che si susseguono verso la figura del re che emana sicurezza e tranquillità. Le dispute militari, la progressione dell'esercito assiro, gli assedi e gli scontri rimangono isolati in una cornice figurativa più ampia dove il sovrano vuole essere rappresentato come il calmo regnante del proprio impero. 
Con Sargon II si glorifica lo Stato e l'ideale universale dell'impero. Nel celebrare il sovrano si mescolano, in modo sapiente, l'immagine del re forte e saldo e quella dell'aristocrazia assira. 
La grande innovazione nel ciclo decorativo parietale di Sannacherib  consiste invece nel fatto che in ogni sala è rappresentato un singolo evento, con una descrizione accurata della preparazione bellica. dell'assedio, della battaglia, della presa della città e della deportazione dei prigionieri. Viene recuperato l'ambiente naturale. Il contesto ambientale è reso con più attenzione e dettagli curati inseriti in ampie scenografie.
Con Assurbanipal i rilievi del palazzo Nord di Ninive documentano grande realismo e crudezza degli episodi bellici. Le scene di caccia devono rinnovare la figura del re che domina sulle forze del caos, secondo la tradizione che vuole il sovrano responsabile dell'ordine cosmico e dell'immutabilità degli eventi. Viene introdotto un nuovo modo di concepire lo spazio, non più dettagliato e descritto secondo i canoni naturalistici di Sannacherib ma astratto, privo di ogni riferimento paesaggistico.