venerdì 6 dicembre 2019

Dalla piramide a gradoni alla piramide a facce lisce


Sekhemkhet
Piramide di Sekhemkhet
All’inizio del regno di Sekhemkhet, successore di Djoser, sembrava che le innovazioni architettoniche da poco introdotte dovessero essere portate avanti con continuità. Nel suo complesso funerario, l’edificio prevedeva un gradone e almeno 10 metri di altezza in più rispetto a quello di Djoser. L’architetto era lo stesso Imhotep. Il suo nome è stato ritrovato in un graffito. Le risorse trovate da Djoser erano abbondanti e potevano essere impiegate per la realizzazione di un complesso funerario grandioso.
Ma accade qualcosa che interrompe questi progetti: Sekhemkhet muore dopo soli sette anni e la sua piramide resta incompiuta e abbandonata e metà dell’opera. Segue un periodo di incertezza sia dal punto di vista politico che artistico.

Piramide di Huni
Huni
Si dovrà attendere il faraone Huni per un’inversione di tendenza. La costruzione della sua piramide a Meidum (60 km dalla necropoli della capitale) sembra venire incontro al desiderio del sovrano di arrivare più a sud possibile senza però perdere il controllo di Menfi. In questo modo poteva restaurare il potere reale e iniziare a sfruttare un territorio molto fertile, l’oasi di Al-Fayoum. Il grande successo politico gli ha permesso di ampliare la propria piramide: da 7 gradoni passa a 8. Doveva essere l’edificio maggiore in un complesso che prevedeva almeno altre 6 piccole piramidi dislocate in tutto l’Egitto come simbolo del potere monarchico su tutto il paese.

Snefru: piramide romboidale e piramide rossa
Ma è Snefru, il figlio di Huni, a dare inizio a una vera nuova spinta costruttiva che vedrà anche la costruzione di complessi come Giza.
Pietra di Palermo
Dalla Pietra di Palermo (stele in basalto nero che contiene diverse informazioni sulle prime cinque dinastie egizie) sappiamo che intratteneva scambi commerciali con Biblo (da cui arrivava legno di cedro) e relazioni ben poco amichevoli con la Nubia (si menzionano 7 000 prigionieri). Anche con i libici i rapporti non erano buoni (anche in questo caso, un rilievo parla di almeno 1 100 prigionieri). Per tenere sotto controllo la vasta valle del Nilo serviva, dunque, un potere forte. Snefru interpreta bene questo ruolo anche attraverso un programma edilizio con lo scopo di esaltare il suo regno.

Snefru ordina di costruire diversi monumenti funerari a Dashur, 45 km a nord di Meidum. Tra questi:

  •  La piramide romboidale che risulta costruita con una doppia pendenza.
    Piramide romboidale
    L’architetto Nefermaat progetta prima una piramide a sezione equilatera e poi ingloba le camere funerarie coprendole con una falsa volta. Ma a metà dell’innalzamento, Nefermaat si accorge che le camere interne rischiano il crollo sotto il peso dei blocchi e termina la piramide con una pendenza minore. Tuttavia questa spiegazione non sembra soddisfare molti studiosi che, invece, sostengono che questa fosse la prima piramide con due gruppi di camere interne, ognuna con il proprio ingresso. La doppia pendenza potrebbe essere la manifestazione esterna di questa particolarità a simboleggiare che Snefru era sovrano incontrastato del Doppio Paese.
  •  Accanto alla piramide si trova un tempio per i riti funebri per l’anima del re, fornito di nicchie e altari per le offerte. Per la prima volta sono presenti pitture parietali in bassorilievo. Sono processioni con le personificazioni dei distretti dell’Egitto che portano al defunto le primizie del territorio come offerta funeraria. Diventa possibile per l’anima del morto (il ka, il doppio) continuare a vivere grazie alla magia intrinseca di queste pitture.           


Ma il terreno sul quale sorgeva il complesso non era abbastanza resistenza e presto compaiono crepe nella piramide romboidale. Snefru ordina di modificare la piramide del padre Huni a Meidum. Il profilo degli 8 gradoni viene riempito dando vita alla prima piramide a facce lisce della storia.

Nel complesso di Meidum troviamo:

  • Tempio basso o a valle (molo simbolico)
  • Vialetto di accesso (collegamento tra tempio vicino al fiume e tempio vicino alla piramide)
  • Tempio alto (per il culto quotidiano del sovrano)
  • Muro di recinto (per tenere lontano il caos)
  • Piramide a facce lisce (raggio di sole pietrificato)
  • Piramide secondaria (funzione sconosciuta)

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Snefru possiede, quindi, due complessi funerari ma nessuno dei due lo soddisfa pienamente: uno perché era l’usurpazione della tomba del padre e l’altro perché imperfetto visto l’alto rischio di crolli. Decide quindi di costruire un terzo edificio, a Dashur, ma a 1,5 km a nord rispetto alla piramide romboidale. In questo nuovo edificio decide di utilizzare la tecnica delle file orizzontali (nelle piramidi a gradoni le file di pietre sono inclinate verso il centro dell’edificio) già usata nella parte alta della piramide romboidale e nello strato esterno di quella di Meidum.
Piramide rossa
Vengono anche usate le facce lisce. Questo edificio, alto 109 m e con lato di 220 m, è noto come Piramide Rossa per la tonalità dei bloc
chi di pietra calcarea. Qui viene sepolto Snefru dopo 24 anni di regno. 

Il regno di Snefru non è caratterizzato solo sa un’intensa attività artistica ma anche da radicali cambiamenti nell’ideologia. Durante la III dinastia (Djoser compreso) il monarca e il passaggio nell’aldilà è legato alla sua capacità di salire alle stelle circumpolari. Ma con la IV dinastia, Snefru lega la sua vita eterna al culto solare. Il complesso funerario diventa una rappresentazione del percorso del sole.
Mappa Dashur: orientamento secondo il percorso del sole
A est, dove nasce, si trova il tempio basso al quale si arriva con una barca che imita quella che il sole usa per muoversi. Il percorso quotidiano dell’astro è rappresentato dal corridoio di ingresso. Il tempio alto si trova nel luogo dove muore il sole. Qui si trova anche l’elemento ascensionale che permetterà al faraone di riunirsi con gli altri dei: la piramide. La stessa ideologia la ritroviamo nei rilievi delle pareti nelle diverse costruzioni del complesso.