venerdì 23 ottobre 2015

MESOPOTAMIA, ARCHITETTURA: ziqqurat e tempio

La ziqqurat
Le prime ziqqurat, templi a torre caratteristici della Mesopotamia, comparvero alla fine del III millennio, quando si diffuse  l'uso del mattone cotto al sole. Gran parte delle terre fra il Tigri e l'Eufrate sono infatti prive di alberi da cui trarre il legno , e scarse sono le montagne da cui cavare pietre per costruire. Per questo i popoli della Mesopotamia hanno sfruttato al massimo le potenzialità dell'argilla, abbondante nei pressi dei fiumi. Il mattone, nato da questa esigenza, è ottenuto lavorando un impasto di paglia, argilla e acqua, poi compresso in stampi. in genere a forma di parallelepipedo, ed essiccato al sole o cotto nelle fornaci.

Ziqqurat di Ur
La ziqqurat ha pianta quadrangolare e si eleva tramite terrazze sovrapposte, via via più piccole e di altezza variabile. Era di solito riccamente decorata con piastrelle smaltate. Alla sommità, vi era la casa del dio. Questa era accessibile solo al re e ai sacerdoti. Vi si giungeva tramite una serie di scalinate, poste su un lato tra cui una, rettilinea, che si sviluppava frontalmente. Dalle piattaforme si accedeva a sale per le riunioni legate al culto o alla rappresentanza dei dignitari regali.
Tra le ziqqurat più importanti ci sono le ziqqurat di Ur, Eridu, Uruk, Babilonia. Il volume è massiccio: simbolo di montagna sacra, quindi espressione del potere divino, collega idealmente la Terra al Cielo. Molto ben conservata è la ziqqurat di Luna Nanna a Ur. Fu edificata da Ur-Nammu, il primo re della terza dinastia Ur e da suo figlio. In origine erano tre i gradoni, alti circa 25 metri e poggiati su una base rettangolare. L'esempio più celebrato dagli storici è la ziqqurat di Etemenanki. Era collegata al tempio di Marduk a Babilonia. Si lega al mito della
Ziqqurat di Etemenanki (modello)

torre di Babele. Oggi ne rimangono poche rovine, ma ne conosciamo la descrizione grazie allo storico Erodoto. Aveva una base quadrata di 90 metri di lato. Possedeva 7 gradoni di altezza decrescente. 
Erodoto parla di scalinate attorno al monumento, spesso erronemanete interpretate come elicoidali. 
Il recinto esterno, quadrato, misurava 400 metri di lato ed era delimitato su due lati dalla via delle Processioni, che dopo aver attraversato il fiume, piegava verso la porta di Ishtar.

Il tempio 
 Diversamente da altre aree, in Mesopotamia il tempio mostra un'evoluzione lenta e graduale. 
  • la struttura è posta su una piattaforma artificiale rialzata. L'accesso avviene tramite rampa.
  • la pianta è spesso tripartita: un vano centrale triangolare è affiancato da due vani minori, sui lati.
  • l'ambiente centrale è una cella. Vi si accede lateralmente.
  • Le pareti presentano nicchie e pilastri aggettanti
  • l'altare è posto sopra un lato breve.
All'inizio i templi avevano anche funzione di magazzino per le scorte alimentari di tutta la città.
Un esempio è il Tempio Bianco di Uruk. Lungo 22,30 metri e largo 17, 50, era collocato su una grande terrazza ed era rivestito di calce bianca, da cui il nome. 
 

Nessun commento:

Posta un commento