Viene presto avviato un intenso programma di restauro e ricostruzione che culminerà con il sorgere di una nuova capitale sulla sponda opposta del Tigri, di fronte alla città di Assur.
Molto noto è il tempio del dio Assur:
- corte centrale quadrata
- cella latitudinale con podio e nicchia
- ziqqurat appoggiata al complesso templare (lato di 30 metri)
Sono tutti aspetti già conosciuti grazie al tempio paleoassiro di Qattara fatto erigere da Shamshi-Adad I e ci dimostrano la presenza di un modello architettonico usato dalle fabbriche sacre di Larsa e Ur. Il richiamo alla tradizione architettonica, nata in Mesopotamia centro-meridionale e poi diffusa in tutta Babilonia da circa cinque secoli, rappresenta l'ultimo chiaro riferimento a modelli meridionali mai più usati e conosciuti in seguito.
Pianta di Assur |
Sotto il governo di Tukulti-Ninurta I si avvia un grande intervento di restauro e ricostruzione del tempio doppio di Sin e Shamash. L'edificio rispetta canoni ben definiti nel patrimonio architettonico conosciuto in Alta Mesopotamia, presentando i primi elementi del successivo periodo neoassiro. In particolare, la cella longitudinale e la presenza di un'antecella larga sono le principali caratteristiche dell'edilizia sacra assira che, solo in questo complesso, presentava anche un articolato complesso di corpi aggettanti verso l'ingresso principale. Dell'architettura palaziale medioassira è conosciuto poco. Si può ipotizzare però la presenza di una grande corte esterna (babanu) e di una interna (bitanu) con una sala del trono intermedia a ingresso trasverale.
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