Anche in questo settore le testimonianze sono molto scarse. Inoltre i documenti a nostra disposizione sono dubbi in alcuni casi e contradditori in altri.
Un frammento di stele di vittoria, quasi certamente da attribuire a Shamshi-Adad I, è il rilievo più significativo dell'Assiria amorrea. L'opera rappresenta la vittoria sul re nemico abbattuto con la mazza del trionfatore, su di un lato, e la figura del principe fatto prigioniero, con i ceppi ai polsi, sull'altro.
La veste sfrangiata, come viene rappresentata sulla stele, appartiene alla tradizione settentrionale. Ma la concezione della stele della vittoria, la sua formulazione e la scelta di decorarne entrambi i lati sono chiari riferimenti alla tradizione meridionale che rappresenta un modello al quale la committenza sembra ispirarsi.
Queste testimonianze di un processo di babilonizzazione, avvenuto con Shamshi-Adad, sono indizi di una ricercata continuità con le esperienze neosumeriche e della I dinastia di Babilonia, tanto da permettere da ipotizzare una probabile presenza di botteghe di origine meridionale nella settentrionale Assur.
Le lastre di metallo, prezioso e non, modellate a sbalzo e gli oggetti realizzati a fuzione possono essere decorati, ma anche rifiniti in ogni particolare, con uno strumento che dà il suo nome a una delle più importanti tecniche orafe: il cesello.
Ferri da cesello |
Il cesello è un piccolo scalpello con cui si possono lavorare tutti i metalli e le pietre dure. Non si conosce l'epoca in cui questo strumento è stato usato per la prima volta. I ferri da cesello, utilizzati anche nelle operazioni di sbalzo, sono delle aste, un tempo di ferro, adesso in acciaio, a sezione quadrata o tonda, con la testa di forme diverse, mentra il capo opposto è destinato a ricevere i colpi dei martelletti. Le sagome dei ferri da cesello dipendono dall'uso che l'orefice vuole farne: ci sono ferri lisci dalla testa tondeggiante, altri più appuntiti o percorsi da puntini, da piccoli motivi a stelle, fiori o cerchietti ma anche dotati di una texture particolarmente ruvida che rende la superficie dei metalli granulosa (lavorazione sablé), utilizzata anche come supporto per la stesura degli smalti.
I ferri da cesello possono essere utilizzati sia sul rovescio della lastra per creare rilievi sia sul recto per definire anche con estrema minuzia i particolari. Con il cesello non ci si limita solo ai lavori su lastra, perché esso si usa anche nelle finiture delle fusioni di qualunque grandezza. Con il cesello che schiaccia e il bulino che taglia il metallo si correggono le piccole e grandi imperfezioni delle statue, si perfezionano le parti incavate e quelle più superficiali e "grafiche", come le capigliature, certi motivi decorativi, o i particolari dei panneggi.
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