Rilievo di Nabuaplaiddina |
Il rilievo presenta un articolato impianto figurativo che mostra la divinità solare in trono mentre accoglie, con i suoi simboli di giustizia ed equità sociale, un sacerdote, il grande sovrano e una dea intercedente.
Il rilievo, sebbene ancora distante dalla matutità artistica del periodo Neobabilonese, mostra un modellato plastico, tondo, che si inserisce in una ordinata rappresentazione secondo uno schema di introduzione di lunga tradizione.
L'iscrizione nella parte inferiore ricorda le ricerche effettuate dal sovrano per recuperare il simulacro del dio Shamash disperso a seguito delle incursioni compiute dai Sutei su tutta la Babilonia.
Il dio, con tiara a plurime corna e dalle dimensioni più grandi, è sotto un baldacchino e davanti a un tavolo su cui si erge l'emblema solare, simbolo di Shamash.
Il rilievo di Nabuaplaiddina, rinvenuto sotto la pavimentazione dell'Ebabbar di Sippar, mostra aspetti iconografici prossimi alle più arcaiche formulazioni paleobabilonesi e distanze stilistiche e formali dalle coeve botteghe neoassire.
Sono evidenti le differenze stilistiche e iconografiche con la decorazione scultorea del contemporaneo palazzo nord-ovest di Kalkhu di Assursinasirpal II, caratterizzata perlopiù da un dinamico e confusionario incedere di eventi resi tramite un tratto piatto e inciso.
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