Il rilievo cassita è ampiamento conosciuto da una serie di stele, chiamate kudurro, che permettono di rintracciare alcuni aspetti artistici innovativi introdotti dalle botteghe cassite.
Sui kudurro, ceppi dalla forma ovoidale, è inciso un testo che decreta la donazione del sovrano a un dignitario, a un principe o a un funzionario; essi si arricchiscono, perlopiù nella parte superiore, di simboli divini, solo in alcuni casi accompagnati dalla figura del sovrano.
I kudurru mostrano uno sviluppo artistico e di stile che permette di riconoscere le prime esecuzioni per la caotica sistemazione dei simboli divini. Una successiva produzione, risalente al XII secolo, testimonia un radicale cambiamento riguardo le icone divine: il demone leonino scompare mentre si affermano i simboli divini su podi sorretti dall'animale connesso al dio. Una terza tradizione è l'eliminazione delle figure antropomorfe e l'introduzione di nuovi simboli come l'uccello di Kharbe, il busto femminile e l'aratro.
Si rinuncia alla divisione in registri, privilegiando una scena principale completata da simboli che assumono significati minori; il numero dei simboli diminuisce, vengono canonizzate le associazioni simboliche e standardizzate le divinità rappresentate.
Con la fine del XII secolo e nel corso dell'XI si assiste a un'esasperata canonizzazione iconografica unita a uno stile massiccio, con figure squadrate.
Nessun commento:
Posta un commento