mercoledì 2 dicembre 2015

I SUMERI - PERIODO PROTOSTORICO: la glittica

La glittica è l'arte dell'intaglio e dell'incisione di gemme o pietre dure. Si occupa anche della creazione di sigilli a cilindro.
Il sigillo a cilindro era uno strumento utilizzato per la gestione economica e per il controllo delle entrate e delle uscite. Alla fine del IV millennio a.C. sostituisce i sigilli a stampo diffusi in Alta e Bassa Mesopotamia. Il sigillo a cilindro presentava un foro nel senso della lunghezza,  veniva arrotolato sull'argilla che, indurendosi e seccandosi, conservava l'impronta. L'uso della forma cilindrica permettava di sigillare una superficie di argilla molto più ampia, mentre le decorazioni sulla superficie del sigillo permettavano di riconoscere il proprietario del sigillo stesso. 
Gli schemi compositivi sono molto vari e non sempre permettono di riconoscere elementi ripetitivi: i temi trattati sono di tipo araldico, dove si usano elementi naturalistici o simbolici. Il contesto è, spesso di tipo mitologico: a volte viene rappresentata una figura maschile che tiene due rami da cui si nutrono due animali oppure ci sono lunghe teorie di animali che danno continuità alla raffigurazione al fregio. Sono pochi invece gli esemplari che rievocano attività cerimoniali svolte presso i templi.
Idoli oculari
È soprattutto frequente, nella glittica di Tell Brak, la raffigurazione delle filatrici, che si può collegare con il culto praticato nel cosiddetto “Tempio degli occhi”; la denominazione deriva dalla presenza nel santuario
di numerosissimi idoletti in pietra, costituiti dagli “occhi”, appunto e da una base trapezoidale, che, in realtà, sono antropomorfizzazioni di strumentini per la filatura. Gli idoli hanno dimensioni variabili, dai 3 ai 6 centimetri di altezza, e sono realizzati in alabastro bianco o nero. Questi sigilli, di forte ispirazione urukita, non sembrano attestati nei siti costieri, ove prevalgono ancora i sigilli a stampo, nei quali sempre più si affermano i motivi animalistici, stilisticamente prossimi a quelli anatolici.
Con il periodo di Jemdet Nasr, primo secolo del III millennio, nelle composizioni si afferma uno schema che vede teorie di animali che passano lungo il sigillo, a volte su file parallele. Anche le composizioni più articolate vengono ora stilizzate, a causa di una forte schematizzazione e semplificazione dell'intaglio e dei temi rappresentati.

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