martedì 10 gennaio 2017

GLI ASSIRI - PERIODO NEOASSIRO: la glittica

Con il periodo neoassiro il tradizionale sigillo a cilindro viene lentamente sostituito da quello a stampo che nel VII secolo diventa lo strumento più usato per praticare sigillature. Le tematiche sono legate a scene mitologiche di lotta (arcieri, eroi inginocchiati, scontri tra demoni, esseri compositi e divinità) ovvero rituali di culto verso divinità ben identificate (sacerdoti davanti al sovrano in trono, il re che liba davanti a un dignitario, il fedele di fronte a una o più divinità). 
Impronta e sigillo
Lo stile dei sigilli è plastico, con un modellato ricco di incisioni schematiche, rese con il trapano o il bulino, che rendono i particolari anatomici della figure. Una parte di questi sigilli è meno accurata, più schematica con un modellato più piatto. Durante il periodo di Salmanassar III, si nota lo sviluppo dei nuovi canoni plastici. 
I cilindri di pasta vitrea  rappresentano una categoria a parte, caratterizzata da tematiche ricorrenti in cui è raffigurato un arciere contro un animale o un essere fantastico; la loro diffusione sembra essere circoscritta al IX e VIII secolo a.C. Con il VII secolo, il sigillo a stampo a base ovale e a dorso conoidale si afferma definitivamente con temi simili a quelli della tradizione cilindrica sebbene ridotti per motivi di spazio.
Una ben distinta categoria è rappresentata dal sigillo a stampo dinastico: il motivo ricorrente è quello del sovrano che sconfigge, con una corta spada, una fiera eretta sulle zampe posteriori secondo schemi e tradizioni ampiamente diffusi nei cicli parietali a rilievo di Assurbanipal.
 

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