Assurbanipal, il Sardanapalo dei greci, è un sovrano dalla personalità eclettica, di letterato, molto distante dall'idea di regalità espresso da Assurnasirpal II prima e da Sargon II poi. Con Assurbanipal cambiano i programmi figurativi dei nuovi complessi scultorei conosciuti presso i palazzi di Ninive. La celebrazione della sua personalità non passa tramite l'esaltazione delle gesta di guerra o la magnificazione dell'apparato amministrativo e burocratico che controlla il regno; il re si fa vanto di essere un esperto scriba, in grado di interpretare testi sumerici e akkadici, di essere un buon matematico e astronomo.
La creazione di una biblioteca nel palazzo di Ninive esprime appieno l'intellualismo di questo sovrano. Le campagne militari da lui decise sono ora rappresentate in un insieme caotico di eventi dove il re non è più parte integrante della lotta, ma diventa spettatore distaccato di battaglie il cui destino è già segnato, lo stratega, l'artefice di vittorie festeggiate in ambienti bucolici ma crudamente ricordate dalla testa tagliata del nemico vinto.
Assurbanipal è l'ultimo sovrano neoassiro capace di organizzare e tenere unito il regno prima dell'ascesa di nuove autonomie politiche , di origine orientale; infatti, sebbene il re sappia porre rimedio alle continue rivolte di Babilonia e riesca a penetrare fino in territorio elamita saccheggiando e distruggendo una delle sue capitali (Susa), nuove genti del nord-est (cimmeri, sciti, mannei e medi) determinarono nuovi rapporti di forza che, con la rinascita di Babilonia, aggraveranno la crisi assira.
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