Sekhemkhet
Piramide di Sekhemkhet |
All’inizio del regno di Sekhemkhet, successore di
Djoser, sembrava che le innovazioni architettoniche da poco introdotte
dovessero essere portate avanti con continuità. Nel suo complesso funerario,
l’edificio prevedeva un gradone e almeno 10 metri di altezza in più rispetto a
quello di Djoser. L’architetto era lo stesso Imhotep. Il suo nome è stato
ritrovato in un graffito. Le risorse trovate da Djoser erano abbondanti e
potevano essere impiegate per la realizzazione di un complesso funerario
grandioso.
Ma accade qualcosa che interrompe questi progetti:
Sekhemkhet muore dopo soli sette anni e la sua piramide resta incompiuta e
abbandonata e metà dell’opera. Segue un periodo di incertezza sia dal punto di
vista politico che artistico.
Piramide di Huni |
Huni
Si dovrà attendere il faraone Huni per un’inversione
di tendenza. La costruzione della sua piramide a Meidum (60 km dalla necropoli
della capitale) sembra venire incontro al desiderio del sovrano di arrivare più
a sud possibile senza però perdere il controllo di Menfi. In questo modo poteva
restaurare il potere reale e iniziare a sfruttare un territorio molto fertile,
l’oasi di Al-Fayoum. Il grande successo politico gli ha permesso di ampliare la
propria piramide: da 7 gradoni passa a 8. Doveva essere l’edificio maggiore in
un complesso che prevedeva almeno altre 6 piccole piramidi dislocate in tutto
l’Egitto come simbolo del potere monarchico su tutto il paese.
Snefru: piramide romboidale e piramide
rossa
Ma è Snefru, il figlio di Huni, a dare inizio a una vera
nuova spinta costruttiva che vedrà anche la costruzione di complessi come Giza.
Dalla Pietra di Palermo (stele in basalto nero che contiene diverse
informazioni sulle prime cinque dinastie egizie) sappiamo che intratteneva
scambi commerciali con Biblo (da cui arrivava legno di cedro) e relazioni ben poco
amichevoli con la Nubia (si menzionano 7 000 prigionieri). Anche con i libici i
rapporti non erano buoni (anche in questo caso, un rilievo parla di almeno 1
100 prigionieri). Per tenere sotto controllo la vasta valle del Nilo serviva,
dunque, un potere forte. Snefru interpreta bene questo ruolo anche attraverso
un programma edilizio con lo scopo di esaltare il suo regno.
Pietra di Palermo |
Snefru ordina di costruire diversi monumenti funerari
a Dashur, 45 km a nord di Meidum. Tra questi:
- La piramide romboidale che risulta costruita con una
doppia pendenza.
Piramide romboidale
- Accanto alla piramide si trova un tempio per i riti funebri per l’anima del re, fornito di nicchie e altari per le offerte. Per la prima volta sono presenti pitture parietali in bassorilievo. Sono processioni con le personificazioni dei distretti dell’Egitto che portano al defunto le primizie del territorio come offerta funeraria. Diventa possibile per l’anima del morto (il ka, il doppio) continuare a vivere grazie alla magia intrinseca di queste pitture.
Ma il terreno sul quale sorgeva il
complesso non era abbastanza resistenza e presto compaiono crepe nella piramide
romboidale. Snefru ordina di modificare la piramide del padre Huni a Meidum. Il
profilo degli 8 gradoni viene riempito dando vita alla prima piramide a
facce lisce della storia.
Nel complesso di Meidum troviamo:
- Tempio basso o a valle (molo simbolico)
- Vialetto di accesso (collegamento tra tempio vicino al fiume e tempio vicino alla piramide)
- Tempio alto (per il culto quotidiano del sovrano)
- Muro di recinto (per tenere lontano il caos)
- Piramide a facce lisce (raggio di sole pietrificato)
- Piramide secondaria (funzione sconosciuta)
·
Snefru possiede, quindi, due complessi funerari ma
nessuno dei due lo soddisfa pienamente: uno perché era l’usurpazione della
tomba del padre e l’altro perché imperfetto visto l’alto rischio di crolli.
Decide quindi di costruire un terzo edificio, a Dashur, ma a 1,5 km a nord
rispetto alla piramide romboidale. In questo nuovo edificio decide di
utilizzare la tecnica delle file orizzontali (nelle piramidi a gradoni le file
di pietre sono inclinate verso il centro dell’edificio) già usata nella parte
alta della piramide romboidale e nello strato esterno di quella di Meidum.
Vengono anche usate le facce lisce. Questo edificio, alto 109 m e con lato di
220 m, è noto come Piramide Rossa per la tonalità dei blocchi di pietra
calcarea. Qui viene sepolto Snefru dopo 24 anni di regno.
Piramide rossa |
Il regno di Snefru non è caratterizzato solo sa un’intensa attività
artistica ma anche da radicali cambiamenti nell’ideologia. Durante la III
dinastia (Djoser compreso) il monarca e il passaggio nell’aldilà è legato alla
sua capacità di salire alle stelle circumpolari. Ma con la IV dinastia, Snefru
lega la sua vita eterna al culto solare. Il complesso funerario diventa una
rappresentazione del percorso del sole.
A est, dove nasce, si trova il tempio
basso al quale si arriva con una barca che imita quella che il sole usa per
muoversi. Il percorso quotidiano dell’astro è rappresentato dal corridoio di
ingresso. Il tempio alto si trova nel luogo dove muore il sole. Qui si trova
anche l’elemento ascensionale che permetterà al faraone di riunirsi con gli
altri dei: la piramide. La stessa ideologia la ritroviamo nei rilievi delle
pareti nelle diverse costruzioni del complesso.
Mappa Dashur: orientamento secondo il percorso del sole |